mercoledì 10 gennaio 2018

Il caso dei falsi Modigliani


Era il 16 luglio 2017 quando la procura di Genova  emise un decreto di sequestro per 21 dei dipinti esposti alla mostra Modigliani, a Palazzo Ducale, ritenendoli  clamorosamente falsi.
L’accusa era partita da Marc Rastellini, non a caso grande esperto di Modigliani e dal critico Carlo Pepi, fondatore dell’Istituto Casa Natale Modigliani. Già nel 1984, Pepi,  aveva riconosciuto  nelle teste di Modigliani  trovate a Livorno dei falsi.

All’epoca erano state  pescate nel Fosso reale della Venezia tre teste scolpite in uno stile che richiamava quello del Modigliani.  Nomi celebri come quelli di Carlo Giulio Argan, Dario Durbé e Cesare Brandi  gridarono al  miracolo. Altri, come Federico Zeri, parlarono di falso. L'esperto pisano Carlo Pepi tagliò  corto e le definì delle «porcherie». Le teste, infatti erano state  realizzate mediante cacciavite e il noto trapano elettrico da 3 studenti allo  lo scopo di architettare uno scherzo. La burla ebbe un eco mondale. 
Quello della  contraffazione di opere di Modigliani è un ritornello che si ripete da decenni.  

In questi giorni è arrivata la conferma del reato di contraffazione su cui stava indagando la procura di Genova. Secondo l'esperta Isabella Quattrocchi, nominata dalla procura, le 21 opere esposte sono senza ombra di dubbio false.  Ciò, a detta della Quattrocchi, si evince sia nel tratto che  nel pigmento. Inoltre, a quanto pare, le cornici non sarebbero nemmeno made in Italy, ma proverrebbero dall'est europeo e dagli Usa.

Secondo  Mariastella Margozzi, funzionaria del Mibac, invece, le opere che senza ombra di dubbio sarebbero false sono tre: il  “Ritratto di Maria”, “Nudo disteso” e “Cariatide rossa”. Dipinti che sembrerebbero sbucati dal nulla, senza nessuna storia alle spalle.

Ciò che emerge da questa storia è la grave mancanza di un catalogo ragionato ed esaustivo delle opere del grande artista livornese che tuteli dal rischio di contraffazione.

Intanto le Tate Modern di Londra sta curando i dettagli di una mostra su 12 rarissimi nudi di Modigliani  che si terrà fino al 2 aprile 2018. L’intento è celebrare gli scabrosi nudi che fecero scalpore nel 1917 alla galleria Berthe Weill di Parigi, unica personale  dedicata all’artista mentre era ancora in vita.

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