Era il 16
luglio 2017 quando la procura di Genova
emise un decreto di sequestro per 21 dei dipinti esposti alla mostra Modigliani,
a Palazzo Ducale, ritenendoli
clamorosamente falsi.
L’accusa era partita da Marc Rastellini, non a caso grande esperto di Modigliani e dal critico Carlo Pepi, fondatore dell’Istituto Casa Natale Modigliani. Già nel 1984, Pepi, aveva riconosciuto nelle teste di Modigliani trovate a Livorno dei falsi.
L’accusa era partita da Marc Rastellini, non a caso grande esperto di Modigliani e dal critico Carlo Pepi, fondatore dell’Istituto Casa Natale Modigliani. Già nel 1984, Pepi, aveva riconosciuto nelle teste di Modigliani trovate a Livorno dei falsi.
All’epoca
erano state pescate nel Fosso reale
della Venezia tre teste scolpite in uno stile che richiamava quello del
Modigliani. Nomi celebri come quelli di
Carlo Giulio Argan, Dario Durbé e Cesare Brandi gridarono al miracolo. Altri, come Federico Zeri, parlarono di falso. L'esperto pisano
Carlo Pepi tagliò corto e le definì delle «porcherie». Le teste, infatti
erano state realizzate mediante cacciavite e il noto trapano elettrico da 3
studenti allo lo scopo di architettare
uno scherzo. La burla ebbe un eco mondale.
Quello della contraffazione di opere di Modigliani è un ritornello che si ripete da decenni.
Quello della contraffazione di opere di Modigliani è un ritornello che si ripete da decenni.
In questi
giorni è arrivata la conferma del reato di contraffazione su cui stava
indagando la procura di Genova. Secondo l'esperta Isabella Quattrocchi,
nominata dalla procura, le 21 opere esposte sono senza ombra di dubbio false. Ciò, a detta della Quattrocchi, si evince sia
nel tratto che
nel pigmento. Inoltre, a quanto pare, le cornici non sarebbero nemmeno
made in Italy, ma proverrebbero dall'est europeo e dagli Usa.
Secondo Mariastella Margozzi, funzionaria del Mibac, invece,
le opere che senza ombra di dubbio sarebbero false sono tre: il “Ritratto di Maria”, “Nudo disteso” e
“Cariatide rossa”. Dipinti che sembrerebbero sbucati dal nulla, senza nessuna
storia alle spalle.
Ciò che emerge da questa storia
è la grave mancanza di un catalogo ragionato ed esaustivo delle opere del
grande artista livornese che tuteli dal rischio di contraffazione.
Intanto le Tate Modern di Londra
sta curando i dettagli di una mostra su 12 rarissimi nudi di Modigliani che si terrà fino al 2 aprile 2018. L’intento
è celebrare gli scabrosi nudi che fecero scalpore nel 1917 alla galleria Berthe
Weill di Parigi, unica personale
dedicata all’artista mentre era ancora in vita.
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