mercoledì 5 giugno 2024

L’ennesima ultima sigaretta

 

Quando mi trovo di fronte a una situazione difficile, sono la maestra della procrastinazione. Rimando, temporeggio, procrastino all'infinito per non rovinare “il mio momento”. C’è sempre qualcosa di più importante da fare prima, un evento di cui godere, un compito da terminare.

Mi rendo conto però che questa tattica non mi consente di vivere appieno il presente. Mi auto illudo con scuse banali per non dovermi confrontare con ciò che mi mette in difficoltà. È un circolo vizioso, un loop senza fine che mi fa tornare sempre al punto di partenza.

Riflettendo su questa mia abitudine, mi è venuta in mente la storia dell'ultima sigaretta di Zeno, il protagonista inetto creato da Italo Svevo. Ogni volta che Zeno decide di smettere di fumare, cade nella trappola di lasciarsi andare "all'ultima sigaretta" prima di dire addio definitivamente al vizio. Ma l'ultima sigaretta diventa sempre più difficile da abbandonare, diventando un momento quasi sacro che Zeno non riesce mai a rinunciare.

Ogni momento positivo diventa un'occasione per accendere "l'ultima sigaretta", mentre in momenti di tristezza il fumo sembra essere l'unico rifugio per sentirsi meglio. Questa dipendenza è un'illusione, una scusa che ci raccontiamo per restare ancorati a una routine dannosa. Ù

Eppure basterebbe capire che le situazioni difficili si combattono da subito, senza rimandi, senza scuse e senza aspettare l'ennesima "ultima sigaretta".


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