mercoledì 5 giugno 2024

L’ennesima ultima sigaretta

 

Quando mi trovo di fronte a una situazione difficile, sono la maestra della procrastinazione. Rimando, temporeggio, procrastino all'infinito per non rovinare “il mio momento”. C’è sempre qualcosa di più importante da fare prima, un evento di cui godere, un compito da terminare.

Mi rendo conto però che questa tattica non mi consente di vivere appieno il presente. Mi auto illudo con scuse banali per non dovermi confrontare con ciò che mi mette in difficoltà. È un circolo vizioso, un loop senza fine che mi fa tornare sempre al punto di partenza.

Riflettendo su questa mia abitudine, mi è venuta in mente la storia dell'ultima sigaretta di Zeno, il protagonista inetto creato da Italo Svevo. Ogni volta che Zeno decide di smettere di fumare, cade nella trappola di lasciarsi andare "all'ultima sigaretta" prima di dire addio definitivamente al vizio. Ma l'ultima sigaretta diventa sempre più difficile da abbandonare, diventando un momento quasi sacro che Zeno non riesce mai a rinunciare.

Ogni momento positivo diventa un'occasione per accendere "l'ultima sigaretta", mentre in momenti di tristezza il fumo sembra essere l'unico rifugio per sentirsi meglio. Questa dipendenza è un'illusione, una scusa che ci raccontiamo per restare ancorati a una routine dannosa. Ù

Eppure basterebbe capire che le situazioni difficili si combattono da subito, senza rimandi, senza scuse e senza aspettare l'ennesima "ultima sigaretta".


martedì 4 giugno 2024

Cosa è successo al cinema Astor di Agrigento?


Cosa è successo al Cine Astor, un tempo fiore all'occhiello della città di Agrigento? Le vetrate sbiadite sono un triste spettacolo per chiunque passi di fronte a questo luogo, un tempo vivo di emozioni.
Le risate, gli applausi, le lacrime, tutte le emozioni che solo il cinema sa regalare, erano amplificate da quelle mura che sembravano custodire segreti e storie di vite che si intrecciavano.
Poi, piano piano, le sale si sono svuotate, i film sono stati sostituiti dalle piattaforme e dagli streaming online.
Il cinema Astor è rimasto lì, come un monumento alla nostalgia. E ogni volta che passo di fronte a questo vecchio edificio, sento un nodo alla gola, una malinconia che stringe il cuore.
Chissà se l’Astor rinascerà in questa che è la Capitale della Cultura, se verrà riaperto e restituito alla città o se rimarrà solo un ricordo de “Gli anni più belli”.

lunedì 3 giugno 2024

 


Un libro per tutti i sognatori.
Non a caso il sottotitolo di Le notti bianche, una delle opere più amate e lette di Dostoevskij insieme a Delitto e castigo, è Romanzo sentimentale. Dai ricordi di un sognatore. Ma i veri protagonisti di questa storia sono Pietroburgo, la ringhiera di un canale e una panchina. Sono loro a fare da sfondo alle notti bianche del sognatore.
Il sognatore, di cui non conosciamo il nome, vive isolato dal mondo e dagli uomini, assorto in se stesso, ama leggere qualsiasi genere di libro e questa lettura gli permette di evadere dalla realtà. L’incontro con Nasten’ka accende in lui quel fuoco che solo gli innamorati sanno provare. Un sodalizio che dura poco.
Il tempo di 4 notti.
La prima notte per assaporare la bellezza del primo incontro.
La seconda notte per ascoltarsi.
La terza notte per attendere.
La quarta notte per tornare brutalmente alla realtà.
L’illusione di poter essere un giorno ricambiato si sbriciola molto presto. Ma non importa, il sognatore è grato a Nasten’ka per avergli donato, nonostante le promesse disattese, un istante di autentica felicità.
Come lei stessa gli ricorda: Se ami non ricordi a lungo un’offesa.

Un libro per non morire

C’è un editore, da qualche parte in provincia, che stampa ancora libri. Non solo eBook. Non podcast da sfogliare con le orecchie. Libri veri...